Pelle sintetica, i segreti della lavorazione.
A volte è difficile distinguere tra la pelle e la #similpelle. La miglior pelle sintetica può infatti confondere anche gli esperti sia alla vista che al tatto.
Oggi molti prodotti di #qualità vengono realizzati in #pelle sintetica. La produzione prende avvio da un #plastificante con base di idrocarburi pompate in un tino da mescolatura. Si aggiunge uno #stabilizzante UV che protegge il materiale dai raggi del sole. Poi lo si versa in una soluzione ritardante che lo renderà #ignifugo. Si amalgama la miscela e si aggiunge polvere di #vinile. Poi si versano diverse tinte in un altro tino seguendo la formula per specifica sfumatura, quindi si pompa del venile liquido negli agenti lievitanti.
Ora un grosso rotolo di carta di consistenza simile al #pellame viene svolto nella macchina patinatrice. Mentre il vinile liquido tinto nella macchina un braccio mescolatore smuove la sostanza e i rulli sottostanti la applicano alla #carta. La carta con applicato il vinile passa poi in un forno. Il vinile si indurisce sino a prendere la consistenza della carta. Un primo stato molto sottile serve da riferimento per la #tintura superficiale. Una seconda dose di vinile contiene un’agente ispessente, chiamato la schiuma. Una volta applicato il primo strato darà alla trama forma e struttura. Si versa la seconda miscela di vinile nella macchina patinatrice e la si fa scorrere sul primo strato. Il vinile a doppio strato passa poi su un altro forno dove il calore attiva l’agente ispessente provocando l’espansione del secondo strato. Una volta che il vinile espanso si è solidificato e aderisce al primo strato il tessuto viene srotolato. Poi una macchina rimuove la carte e rivela il primo strato della trama. Una soluzione poi applicata da dei rulli limita l’usura.
Dopo alcuni test, si fissa un pezzo in una cornice che viene messa al forno. Uno stampo ne conferirà poi la forma.